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Garantire investimenti economici su numero e qualità della formazione dei mmg
In tutta Italia, in particolare in Lombardia dove già si registrano i primi segnali e a Napoli, nell'area di Fuorigrotta e Pianura. Di cosa si parla? Della carenza di medici di famiglia. Che rischia di trasformarsi nel giro di pochi anni, ma a Napoli città parliamo anche di mesi, in un buco di incalcolabili proporzioni.E anche a spulciare il rapporto tra pazienti e medici di base. Qual è il rischio? Che 14 milioni di italiani rimangano senza medico di base. E questo perché quasi 50 camici bianchi si ritireranno. «Nei prossimi 5 anni 14 milioni di cittadini saranno privati del loro punto di riferimento assistenziale» sottolinea Scotti. Nel 2028 andranno in pensione 33.392 medici di base e 47.284 medici ospedalieri, per un totale di 80.676. «Devono essere garantiti investimenti economici sul numero e sulla qualità della formazione dei medici di medicina generale, sul personale sanitario e amministrativo nei nostri studi, sulle tecnologie - aggiunge Scotti - A questo punto, invece, la figura e la presenza del medico di famiglia appare impotente per promuovere il vero cambiamento. Chi vuole rottamare la medicina di famiglia si faccia avanti a viso scoperto...». In Campania l'analisi della situazione rivela quel che accadrà a breve.
Partiamo dalla graduatoria regionale dei candidati a svolgere il ruolo di medici di famiglia. Nell'elenco ci sono 4.714 iscritti, potenzialmente interessati a incarichi di medicina generale, ma con un'età media di 55,83 anni che nel giro di un lustro raggiungeranno i 60. «Questo significa che la graduatoria non è riferibile a un normale sistema di ricambio generazionale che dovrebbe prevedere l'inserimento di medici con almeno 30 anni di attività da svolgere - osserva Scotti - L'analisi più approfondita, cioè senza il confronto con graduatorie precedenti, riduce i medici a 1.563 con una media di età di 52,54 anni. Se da questa graduatoria eliminiamo medici che abbiano incarichi in emergenza territoriale e continuità assistenziale o quelli che abbiano incarichi fuori regione, i numeri scenderanno sotto le 700 unità. Eppure, sempre nel prossimo quinquennio in Campania serviranno solo per il ruolo di medici di famiglia circa 2000 colleghi». Al momento a disposizione ci sono solo 80 borse di studio all'anno per formare nuovi medici di famiglia. «Con queste borse si arriverà a quota 400 - rimarca Scotti - che seppure fossero immediatamente disponibili coprirebbero la metà di quelli necessari. In questo modo circa un milione e 300 mila campani rimarrebbero senza medici di famiglia».
Fonte La Repubblica