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Anti-vaccino vergognatevi
Una polemica che supera i confini nazionali, quella sull'obbligatorietà delle vaccinazioni e su chi è contrario. Ed è il commissario dell' Unione Europea per la Salute, Vytenis Andriukaitis, ad intervenire oggi con un twitter: «Nei giornali di oggi: epidemia di morbillo in Italia, prima morte per morbillo in Portogallo e aumento dei casi di morbillo in Germania. Deplorevole. Vergognatevi anti-vaccino!». Una posizione, la sua, che prende spunto dall' aumento di casi di morbillo in Europa, e in particolare in Italia, per ricordare che è conseguenza dei dubbi e delle perplessità che in troppi stanno esprimendo sui vaccini, tanto da aver indotto in tanti a non vaccinarsi. Un aumento dei casi di morbillo che ha portato il governo degli Stati Uniti, nei giorni scorsi, a inserire il nostro Paese tra quelli a rischio per la salute dei turisti americani. Peraltro un rischio presente anche per chi va in Germania e Belgio. Una polemica che non accenna a diminuire in Italia, con gli esponenti del Pd che accusano M5S di essere contro i vaccini. «»Bisogna smettere di dire che il Movimento 5 Stelle è contro i vaccini, è una sciocchezza« ha replicato il vice presidente della Camera, Luigi Di Maio. »Stiamo lavorando con esperti e professori universitari per diffondere sempre di più la cultura della raccomandazione sui vaccini«. Per Di Maio le famiglie »devono informarsi, capire quali sono i vaccini e come vanno somministrati rivolgendosi anche ai loro medici, questo è il tema«. Diffusi ieri intanto dal ministero della Salute gli ultimi dati sulla diffusione del morbillo in Italia: sono saliti a oltre 1600, da inizio anno, in oltre 3 casi su 10 hanno avuto almeno una complicanza e in 4 casi su 10 hanno richiesto il ricovero. Dal monitoraggio emerge che nel periodo dal primo gennaio al 16 aprile 2017 sono state 1.603 le persone che hanno contratto morbillo (16 nell'ultima settimana), nell'88% dei casi non erano state vaccinate, nel 34% hanno avuto almeno una complicanza, come diarrea, polmonite, otite, epatite, insufficienza respiratoria, calo di piastrine. Più rari i casi di encefalite (0,1%) e convulsioni (0,3%). Nel 39% dei casi sono stati ricoverati mentre nel 15% dei casi hanno fatto ricorso al pronto soccorso. In particolare l'età media delle persone colpite è stata di circa 27 anni, in virtù della più alta copertura di vaccinati tra i bimbi piccoli: il 57% dei contagiati infatti aveva tra 15 e 39 anni. Ben 152 inoltre i casi tra gli operatori sanitari. Il picco di contagi si è registrato nel mese di marzo 2017, con 765 casi, poco meno degli 844 registrati in tutto il 2016.
Fonte Ansa