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"Come ha detto il nostro segretario generale Silvestro Scotti non c'è un reparto, uno studio o un ambulatorio nel quale un medico possa sentirsi al sicuro. Le aggressioni non riguardano una branca, uno specifico setting assistenziale, sono dilaganti, perché è dilagante la deriva culturale che investe ormai tutto il Paese. Ma le aggressioni vanno fermate subito".
Lo dichiarano Luigi Sparano e Corrado Calamaro della Fimmg Napoli, stigmatizzano quanto avvenuto nelle ultime ore, in particolare l'aggressione in un ambulatorio della continuità assistenziale di Melito, in provincia di Napoli.
"Si deve accelerare sulle Aggregazioni funzionali territoriali - dice Calamaro - e puntare anche sugli studi di riferimento delle Aft. Viviamo in un contesto ormai alla deriva, nel quale le aggressioni sono spregiudicate". Per Sparano "i medici di medicina generale sono soli sul territorio e son protetti in alcun modo. È tempo di sensibilizzare la parte istituzionale per compiere una profonda riforma del territorio che guardi all''evoluzione delle Aft e gli studi di riferimento".