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E' segnale di esasperazione
"Lo sciopero e la manifestazione dei medici e degli infermieri è l'espressione più alta del disagio e dell'esasperazione dei colleghi che chiedono in qualche modo di essere compresi e ascoltati. Non è solo un problema rivendicativo, ma il messaggio che vogliono dare è che il Servizio sanitario nazionale è sempre più lontano da quello immaginato nel 1978 da Tina Anselmi: i cittadini rinunciano alle cure e le liste d'attesa aumentano. Nonostante le risorse che il Governo mette, perché comunque sono state messe, i problemi non si risolvono. Le spese a consuntivo del Ssn sono maggior di quelle individuate, le Regioni utilizzano i fondi per tappare i buchi di bilancio. Quindi è chiaro che i problemi non si risolvono da soli, ma serve un cambio di strategia e di organizzazione". Così all'Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Fnomceo.
"Nel 2021 - ricorda - abbiamo promosso un'iniziativa che si chiamava 'Questione medica', abbiamo incontrato l'allora ministro della Salute Speranza mettendo insieme tutte le organizzazioni sindacali in una piattaforma dove erano elencati tutti i problemi del Ssn che ad oggi ancora non sono stati risolti. Il tema è bene presente ed è da tempo presente - rimarca Anelli - Non è un problema di questo Governo, ma del Paese che deve decidere che Ssn vuole: se è quello pensato da Tina Anselmi, allora si devono trovare delle soluzioni, magari un ridimensionamento o ripensare alla regionalizzazione. I problemi vanno affrontati uno ad uno".
Fonte Adnkronos