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Flavio Tosi invita la Regione, «e in particolare il presidente Zaia», a riaprire il confronto con la Fimmg e i medici di base veneti, che hanno proclamato lo stato di agitazione dopo che Palazzo Balbi non ha dato loro risposte al tavolo negoziale per il rinnovo dell'Accordo integrativo regionale. «Anziché confrontarsi - dice il parlamentare e coordinatore veneto di Fi - Tosi - la Regione ha creato le condizioni per uno scontro frontale con i medici di base, una categoria molto prossima ai bisogni dei cittadini. Inutile parlare di sviluppo della medicina territoriale se poi si resta indifferenti alle richieste dei medici, che mancano di personale per assolvere pienamente alle loro funzioni. A conferma delle forti criticità che ha il sistema a livello regionale, dalle liste d'attesa infinite all'aumento delle rette nelle Rsa, fino appunto alla carenza di personale. Problemi - aggiunge - che noi segnaliamo da tempo e che adesso non è l'opposizione di sinistra a ribadire, ma la Fimmg, cioè il più importante sindacato dei medici di base veneti». «Mentre sul piano nazionale stiamo facendo i salti mortali per fronteggiare il problema della mancanza dei medici, con la scelta di ''allargare'' il numero chiuso nelle università di Medicina e con l'emendamento approvato stanotte in Commissione che dà la possibilità ai medici di restare in servizio fino a 72 anni, - conclude Tosi - la Regione fa un passo indietro». Tosi pertanto chiede a Zaia «di farsi carico direttamente della questione e riaprire il confronto con i medici di base».
Fonte Ansa