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Anelli (FNOMCeO): Modelli organizzativi tengano conto di questa realtà
In Italia la medicina è donna: e l''onda rosa è destinata ad allargarsi nei prossimi dieci anni, per poi tendere, forse, a una situazione di maggior parità. Lo dimostrano i dati elaborati, come è ormai tradizione in occasione dell''8 marzo, dal Ced della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri.
Guardando al complesso dei medici iscritti agli albi, 416088 al 16 gennaio scorso, la parità sembra ancora lontana: e a prevalere sono gli uomini, che costituiscono il 53,5% del totale. Questo è però dovuto alla netta preponderanza dei dottori tra le generazioni con un''età anagrafica più alta: tra gli over 75, ad esempio, le donne medico sono solo il 16%, il 24% se consideriamo i medici con più di 70 anni.
Se invece analizziamo la platea dei 325114 medici con meno di 70 anni, e quindi quasi sicuramente in attività, anche all''interno del Servizio sanitario nazionale, la situazione si ribalta: sono le donne, 171645, ad essere il 53% del totale. E il trend è in crescita: solo un anno fa erano il 52%. La percentuale aumenta ancora, sino a una certa soglia, se abbassiamo il limite dell''età: le donne sono il 59% tra gli under 55 e sfiorano il 60% tra i medici con meno di 50 anni. Le donne medico sono poi la maggioranza schiacciante, il 63%, nella fascia di età tra i 40 e i 50 anni, il 64% se restringiamo il campo tra i 40 e 44: quasi due su tre, in un momento della vita in cui più pesanti sono i carichi di lavoro familiari e maggiore è la pressione lavorativa in un''ottica di avanzamento di carriera.
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