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Il nostro Paese «ha avuto negli anni una visione ospedalo-centrica che non ha fatto sviluppare bene la medicina territoriale. Io non sono per una visione ospedalo-centrica, credo anzi che la medicina territoriale sia fondamentale. Oltre a quest'ultima, dobbiamo rivedere bene il contributo dei medici di base: nessuna vera riforma sanitaria può avere speranza se non si rivede ciò che fanno i medici di base, che sono fondamentali. Dobbiamo rivedere quelle che sono le 'regole di ingaggio': non ne faccio un problema di tipo di contratto, mi appassiona poco il fatto che diventino dipendenti del sistema sanitario regionale o rimangano libero professionisti, mi interessa molto però che i medici di base diano un effettivo contributo orario all'interno del servizio sanitario regionale e che questo avvenga in particolare all'interno delle strutture che saranno deputate ad assicurare la medicina territoriale». Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci, in audizione alla Commissione Affari sociali della Camera sulla situazione della medicina dell'emergenza-urgenza e dei pronto soccorso in Italia. «Non faccio battaglie sul tipo di contratto - ha precisato il ministro - ma pretendo che i medici di base lavorino un determinato numero di ore ed assicurino quel lavoro all'interno delle case comunità altrimenti qualunque tipo di riforma, anche la migliore, sarà impossibile riuscire a portarla a casa. Su questo stiamo discutendo». Per Schillaci il tema della sanità territoriale e quello della medicina generale si collega direttamente a quello dei Pronto Soccorso. «Il Pronto Soccorso -aggiunge il ministro - rappresenta in ogni ospedale anche il biglietto da visita che la struttura offre ai cittadini che si rivolgono alla sanità pubblica. Proprio su questo luogo bisogna mettere grande attenzione, ma non possiamo cambiare in meglio l'offerta che si fa se non cambiamo a 360 gradi quella che è l'organizzazione attuale della sanità. Di fatto arrivano al pronto soccorso troppe persone che avrebbero bisogno di cure che possono essere erogate in altre situazioni. Abbiamo avuto per un anno dei tavoli di lavoro per rivedere sia il DM70 che il DM77, sulla riorganizzazione dell'assistenza territoriale: adesso stiamo tirando le conclusioni, poi faremo delle proposte».
Fonte Ansa