news
.
Occorre "valorizzare la posizione medica. Dovremmo sottrarci alla logica esclusivamente burocratica che regge il nostro Servizio sanitario nazionale e dare una risposta concreta al problema delle liste di attesa, coinvolgendo i liberi professionisti".
Così si è espresso il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, intervenendo al convegno 'Liste di attesa: i medici liberi professionisti pronti a fornire il proprio contributo'. Per Anelli quello delle liste d'attesa "è uno dei temi più scottanti.
Secondo l'Istat, 4 milioni e mezzo di cittadini rinunciano alle cure e il 50% degli italiani si rivolge direttamente al privato. La cosiddetta spesa 'out of pocket', ovvero di tasca propria dei cittadini, ha superato i 40 miliardi di euro".
Quali sono - si è domandato - le soluzioni del testo? "Per i medici, una defiscalizzazione delle prestazioni aggiuntive che prova a rispondere al tema della scarsa attrattività del sistema. Ma abbiamo delle limitazioni - continua - legate alle risorse che non ci sono, e poi dal fatto che le norme contrattuali impediscono ai professionisti di fare più attività aggiuntive oltre quelle fatte nel 2021.
Quindi ci vorrebbe una deroga ed è quello che abbiamo chiesto al governo". Altro problema sollevato da Anelli è la carenza dei medici. "La mancanza delle prestazioni, o il ritardo nell'esecuzione è collegato a una carenza di professionisti. Veniamo fuori da un'errata programmazione del Servizio sanitario nazionale, perché ricordiamo che, per formare un medico che oggi possa erogare una prestazione specialistica, ci vogliono 10 anni", ha chiuso.
Fonte Ansa