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appello Fnomceo a dare esempio
Troppo pochi i medici che si vaccinano contro l'influenza. Solo tra il 15 e il 20%. Con il rischio di un doppio danno durante l'epidemia invernale: quello di ridurre il numero di camici bianchi disponibili, causa malattia, e quello di diventare veicolo di infezione. «Vacciniamoci. Io ho appuntamento dopodomani e invito i colleghi a farlo al più presto. È un 'non sensò non proteggersi e non proteggere, quando il compito della nostra professione è tutelare la salute dei cittadini». È l'appello della presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri, Roberta Chersevani, a margine dell'incontro dedicato ai giornalisti 'Perché vaccinarsi: il ruolo dei media per una cultura della prevenzionè. In Italia, in pratica, «oltre 8 medici su 10 non si vaccinano - spiega Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di sanità - Questo non è un atto etico. Un medico, infatti, oltre a proteggere se stesso, deve proteggere anche i propri pazienti. Dovrebbe essere un atto di professionalità e di etica. Per gli americani è diventato obbligatorio per chi lavora in ospedale. E la differenza dei dati tra gli ospedali americani e quelli italiani è notevole. Negli Usa si vaccina il 70-80% dei medici. E chi non lo fa viene sanzionato». La cultura dei vaccini, hanno spiegato gli esperti durante l'incontro con i media, deve essere promossa tra i medici e non solo. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha ricordato come «nel nuovo Piano vaccini puntiamo non solo a estendere e dare gratuitamente i vaccini, ma anche a fare molta informazione e formazione, a famiglie e operatori». Dopo aver ascoltato Piero Angela, intervenuto sulle 'bufalè in materia in sanità e sull'importanza dell'autorevolezza dell'informazione, Lorenzin ha spiegato che, contro ciarlatani e truffatori in questo settore, «l'obiettivo deve essere quello di aumentare la consapevolezza delle persone in tema di salute. Bisogna partire dall'Abc. Da far capire cos'è il metodo scientifico. È una grande battaglia di civiltà. Le istituzioni si devono attrezzare. Le istituzioni scientifiche devono essere molto autorevoli, soggetti forti e punto di riferimento per i cittadini». Ma «la scienza deve riuscire, in questa fase, anche a parlare un linguaggio comprensibile».
Fonte Adnkronos