Fonte Il Messaggero
«Abbiamo richieste tra l'80 e il 90% dei pazienti, quando di norma non si superava il 50%», racconta Pier Luigi Bartoletti, il segretario romano della Fimmg. Gli studi già si stanno attrezzando per accelerare la somministrazione delle dosi: molti rimarranno aperti il fine settimana, sia il sabato che la domenica, altri ancora stanno reclutando spazi all'aperto, più grandi, per le «sedute vaccinali», spiegano dalla federazione.
A Torpignattara, uno studio medico in via Bufalini ha preso accordi con un oratorio, per permettere di iniettare il vaccino a decine di pazienti, senza creare assembramenti nei corridoi.
«I medici stanno già ricevendo richieste di appuntamento da metà mese - riprende il presidente dell'Ordine, Magi - La priorità sarà data al personale sanitario e a chi ha più di 65 anni».
Categoria per cui il vaccino antinfluenzale, così ha prescritto la Pisana, è obbligatorio.
La Regione ieri ha distribuito le prime 329mila dosi alle Asl Roma 1 (Centro storico, San Lorenzo, Monte Sacro, Ottavia, Cassia) e Roma 2 (Tiburtino, Prenestino, Appio-Tuscolano, Garbatella, Tor Bella Monaca) e in provincia alla Asl Roma 6 (da Anzio a Frascati, da Pomezia a Velletri), oltre alle aziende sanitarie di Viterbo e Latina.
Entro il primo ottobre, saranno consegnate altre 700mila scorte. Per ricevere il vaccino si potrà ricorrere anche ai "drive-in" sanitari, le piazzole dove oggi si va per sottoporsi al tampone Covid, allestite in parchi e ospedali. Il progetto è già allo studio del Sistema sanitario regionale, dovrebbe essere attivato entro un paio di settimane.