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A partire dall’8 marzo 2020 le misure nazionali volte al controllo della diffusione dell’epidemia Sars-Cov-2 hanno determinato uno stravolgimento delle modalità di accesso ambulatoriale e dell’interazione medico paziente nel territorio. Anche nel campo della domiciliarità è stato necessario adeguarsi a nuovi protocolli volti alla salvaguardia degli operatori e dei pazienti stessi, data l’estrema diffusibilità del virus. Nonostante siano in atto le misure di contenimento che determineranno la riduzione della circolazione del virus, è comunque necessario organizzare le campagne vaccinali domiciliari con estrema attenzione, soprattutto perché il target in questione è quello degli anziani, dei soggetti fragili i quali per le patologie e il precario stato di salute non possono recarsi presso gli studi medici.
A costoro deve essere garantita la maggiore sicurezza possibile considerato che sono proprio i soggetti maggiormente a rischio di complicanze e decessi da Sars-Cov-2. Il medico di medicina generale deve essere provvisto dei dpi previsti e di personale di supporto che aiuti la vestizione e la svestizione in sicurezza. La programmazione della vaccinazione passa prima col triage telefonico che stabilita la data e l’ora della visita, assicuri la mancanza di sintomi sospetti o di controindicazioni momentanee alla vaccinazione. Il paziente va informato affinché riceva il medico già munito di guanti e mascherina, e prepari la stanza della visita facendola arieggiare. Giunto al domicilio del paziente, il medico deve già essere preparato. Il camice va indossato coprendo interamente il corpo fino alle ginocchia, incluso collo e polsi, e va allacciato in vita.
La mascherina viene posizionata adattando la barretta flessibile sul dorso del naso e assicurata posteriormente con i lacci se sprovvista di elastici; è necessario che aderisca perfettamente al viso coprendo il naso fino a sotto il mento. Infine il viso va coperto con la visiera, ben assicurata sulla fronte, o in mancanza di tale dispositivo è possibile utilizzare gli occhiali. Infine vanno indossati i guanti dopo aver ben igienizzato e disinfettato le mani. Al termine della visita è necessario rimuovere i dpi in sequenza: poiché la parte esterna dei guanti è contaminata, essi vanno rimossi evitando di toccarli direttamente sulla parte esterna, sfilandoli e avvolgendoli su sé stessi.
Dopo aver rimosso i guanti viene tolta la visiera o gli occhiali, e la mascherina, anch’essa contaminata; per tale ragione occorre disinfettare le mani e usare i lacci o gli elastici senza toccare la parte anteriore. Infine va rimosso il camice; perché tale operazione venga fatta in sicurezza occorre l’aiuto di un operatore che sfili il camice avvolgendolo dall’interno verso l’esterno. In mancanza di esso l’operatore dovrà fare attenzione a non entrare mai in contatto con la parte esposta del camice. I dpi contaminati devono essere eliminati come rifiuti speciali. Terminata la visita, il medico lascerà il domicilio del paziente, assicurandosi di essere contattato nei 15 minuti successivi alla vaccinazione per la comunicazione di eventuali effetti avversi.
Si informa che è disponibile la seguente FAD ASINCRONA: Elementi Per il Successo della Campagna Vaccinale Anti-influenzale nel Setting della Medicina Generale
Codice ecm: 247-305460
Data inizio: 15 Novembre 2020
Data fine: 15 Maggio 2021
con il contributo non condizionante di: SEQIRUS