Newsletter
NEWSLETTER
Newsletter Metis
Francesco Blasi
Dipartimento di Fisiopatologia Medico Chirurgica e Trapianti, Università degli Studi di Milano
La diagnosi eziologica differenziale delle forme infettive respiratorie non è facile né dal punto di vista clinico né dal punto di vista laboratoristico. Queste problematiche si acuiscono in un momento di pandemia come l’attuale dove l’impatto dell’infezione da SARS-COV2 tende ad abbassare la soglia di attenzione verso la diagnostica differenziale.
La tabella 1 mostra alcune delle diagnosi differenziali da valutare in presenza di sintomi respiratori in corso di pandemia da SARS-CoV2.
TABELLA 1. Possibili diagnosi differenziali di infezione da SARS-CoV2
Cause Infettive |
Malattie Polmonari Interstiziali |
Neoplasie |
Altre cause non Infettive |
Adenovirus Virus Influenza Metapneumovirus Virus Parainfluenzali Virus Respiratorio sinciziale (RSV) Rinovirus Citomegalovirus (CMV) Herpes virus Hantavirus Tubercolosi miliare Pneumocystis Jiroveci Strongyloides |
Polmonite interstiziale acuta Polmonite organizzativa criptogenetica (COP) Polmonite eosinofila acuta |
Carcinoma bronchioloalveolare Linfangite Leucemia acuta Linfomi |
Emorragia alveolare diffusa Malattia veno occlusiva Embolia polmonare Vasculiti Dermatomiosite |
La sintomatologia e la presentazione clinica sono spesso in parte sovrapponibili e rendono necessario un approccio diagnostico multidisciplinare (tabella 2)
TABELLA 2. Approccio diagnostico differenziale per SARS-CoV2
MALATTIA |
Covid 19 |
Sindrome da raffreddamento |
Influenza |
Altre infezioni respiratorie delle alte vie |
Eziologia |
SARS-CoV2 |
Comuni virus respiratori |
Virus influenzale |
Batteri/Virus |
Caratteristiche di insorgenza |
Periodo di incubazione variabile da 1 a 14 giorni |
Presente tutto l’anno |
Presente tutto l’anno con picchi stagionali in inverno |
Presente tutto l’anno |
Febbre |
Comune alla presentazione |
Per lo più febbre lieve |
2-5 giorni spesso febbre elevata |
A volte febbre elevata |
Sintomi clinici |
Tipicamente: febbre,tosse secca e astenia. Meno frequenti: faringodinia, rinorrea, diarrea mialgia. Ritenuti altamente sospetti: disgeusia e anosmia |
Congestione nasale, rinorrea, faringodinia |
Febbre, cefalea, mialgie, sudorazioni e brividi |
Congestione nasale, rinorrea, faringodinia. Febbre, malessere, astenia. |
Infettività |
Elevata, pandemia |
Non elevata |
Elevata, pandemia |
Non elevata |
Complicazioni |
Shock settico, ARDS, embolia polmonare, miocarditi |
Rare |
Polmonite, ARDS, miocarditi, shock settico |
Polmonite, Otite, sinusite, bronchite |
Diagnostica |
Epidemiologia, clinica, identificazione molecolare o antigenica su tampone nasofaringeo/aspirato bronchiale, sierologia IgG/IgM |
Clinica |
Identificazione molecolare su tampone nasofaringeo/aspirato bronchiale |
Clinica, Colture campioni respiratori |
Recenti studi hanno esaminato l’impatto potenziale della diagnostica molecolare su outcome clinici e utilizzo di risorse del sistema sanitario. Nel caso dell’influenza, per esempio, i test rapidi molecolari hanno dimostrato di poter ridurre l’uso inappropriato di antibiotici, migliorare l’uso degli antivirali, ridurre la degenza ospedaliera e ottimizzare il controllo delle infezioni.
Anche i test molecolari per la identificazione simultanea di diversi virus sembra essere maggiormente costo efficaci rispetto ai test antigenici e colturali, in particolare in presenza di episodi epidemici/pandemici [1-4].
Tra le infezioni respiratorie di origine batterica, la pertosse rimane una delle malattie prevenibili tramite vaccino meno controllate dal punto di vista epidemiologico. Se è vero che la vaccinazione estesa ha ridotto drammaticamente l’incidenza, tuttavia non ha consentito un completo controllo della diffusione dell’infezione. Infatti, negli ultimi anni sono stati registrati focolai epidemici in diversi Paesi anche europei. La protezione post vaccinica sembra decadere nell’arco degli anni e l’aumento di incidenza tra adolescenti ed adulti li rende un potenziale mezzo di trasmissione dell’infezione ai bambini non immunizzati che sono a rischio di malattia grave.
La difficoltà della diagnostica nell’adulto è legata dalla assenza di sintomi patognomonici. Una recente analisi ha dimostrato che il migliore predittore di infezione è una associazione di sintomi quali intolleranza all’esercizio, respiro sibilante e vomito senza la concomitanza di cefalea e dolori muscolari
Accesso utenti
Lo stesso articolo conferma le difficoltà nella diagnosi differenziale delle infezioni respiratorie e sottolinea un’incidenza importante di pertosse come causa di tosse acuta persistente nell’adolescente e nell’ adulto.
Bibliografia essenziale
Wabe N, Li L, Lindeman R, Yimsung R, Dahm MR, McLennan S, Clezy K, Westbrook JI, Georgiou A. Impact of Rapid Molecular Diagnostic Testing of Respiratory Viruses on Outcomes of Adults Hospitalized with Respiratory Illness: a Multicenter Quasi-experimental Study. J Clin Microbiol. 2019 Mar 28;57(4):e01727-18
Rappo U, Schuetz AN, Jenkins SG, Calfee DP, Walsh TJ, Wells MT, Hollenberg JP, Glesby MJ. Impact of Early Detection of Respiratory Viruses by Multiplex PCR Assay on Clinical Outcomes in Adult Patients. J Clin Microbiol. 2016 Aug;54(8):2096-103
Andrews D, Chetty Y, Cooper BS, Virk M, Glass SK, Letters A, Kelly PA, Sudhanva M, Jeyaratnam D. Multiplex PCR point of care testing versus routine, laboratory-based testing in the treatment of adults with respiratory tract infections: a quasi-randomised study assessing impact on length of stay and antimicrobial use. BMC Infect Dis. 2017 Oct 10;17(1):671
Tozzi AE, Gesualdo F, Rizzo C, Carloni E, Russo L, Campagna I, et al. (2020) A data driven clinical algorithm for differential diagnosis of pertussis and other respiratory infections in infants. PLoS ONE 15(7): e023604
Philipson K, Goodyear-Smith F, Grant CC, Chong A, Turner N, Stewart J. When is acute persistent cough in school-age children and adults whooping cough? A prospective case series study. Br J Gen Pract 2013 Aug;63(613):e573-9
con il contributo non condizionante di: GSK