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Heart Failure: Implementazione del counseling motivazionale dei pazienti all’autosorveglianza e alla relazione medico-paziente nella metodologia a distanza e valutazione dell’efficacia degli interventi attraverso indicatori di processo e di esito
Il counseling è uno strumento utile alla promozione della salute e della prevenzione della malattia in generale, il cui scopo è l’attivazione delle risorse della persona per affrontare problemi e avviare processi decisionali. Il counseling, anche se ne esistono diversi modelli e scuole di pensiero, può essere definito come un processo di dialogo attraverso il quale il medico può aiutare il paziente a valutare i propri comportamenti (problem analisys-help), elaborare strategie realistiche e personalizzate per la modifica dei comportamenti a rischio (decision making help), diminuire il disagio emotivo creato dal cambiamento (psycological-help).
CONTENITORE E CONTENUTO: STIAMO LAVORANDO SU ENTRAMBI?
Le strategie per implementare la possibilità di comunicare il nostro concetto scientifico in modo efficace si basano sulla dicotomia “contenuto-contenitore”. Quando comunichiamo con il paziente dobbiamo sempre chiedere: stiamo davvero considerando tutto oppure abbiamo una visione parziale del nostro metodo di cura?
-Contenuto: è la base del nostro approccio clinico. Per poter spiegare l’importanza del nostro approccio clinico è fondamentale avere le basi scientifiche per poter raccontare al meglio la portata del programma di cure, descrivendo il perché la terapia proposta o la strategia di monitoraggi rappresentino una grande risorsa per il paziente con scompenso cardiaco.
-Contenitore: è rappresentato dal disegno della strategia tramite cui veicoliamo la nostra informazione (utilizzo di reti, campagne di informazione, ottimizzazione motori di ricerca ecc.) e il formato dell’informazione stessa (es. chiaro e comprensibile).
È sufficiente agire sul contenuto e sul contenitore per avere buone garanzie di successo? In realtà tutto questo non è ancora abbastanza. Se porgiamo ai nostri ospiti un ottimo vino in un calice di cristallo ma nel momento in cui lo serviamo lo rovesciamo sulla tovaglia, abbiamo rovinato tutta la fatica fatta fino a quel momento pur avendo a disposizione un ottimo vino (contenuto scientifico) in un ottimo calice (contenitore). Dunque, il Servizio, ovvero il counseling, è il terzo elemento fondamentale assieme a Contenitore e Contenuto.
IL COUNSELING E I SUOI ELEMENTI DISTINTIVI
Gli elementi distintivi del Counseling sono elencati nella Fig.2
Figura 1
Principali elementi costitutivi del Counseling
Come appare evidente l’elemento chiave per raccogliere informazioni in una consultazione clinica è la capacità di effettuare un ascolto attivo e partecipato.
Michel Balint fu uno dei primi esperti in materia che mise l’ascolto come momento cruciale della relazione medico-paziente. Ascoltare attivamente il paziente permette al medico di avere tantissime informazioni che altrimenti andrebbero perdute o sottovalutate se si procedesse a domande esplicite. L’“ascoltare” è diverso dall’“udire”: se con quest’ultimo termine identifichiamo una percezione di suoni, senza interpretazione, l’ascoltare presuppone una partecipazione attiva, una volontà di comprendere ciò che si sente. Una relazione efficace può realizzarsi integrando le competenze tecnico-scientifiche, specifiche della professione, con quelle comunicativo-relazionali.
È SEMPRE UNA QUESTIONE DI TEMPO?
Molto spesso è difficile pensare di instaurare una relazione di counseling con il proprio paziente quando in sala d’attesa ci sono decine di persone e il tempo da poter dedicare al singolo è molto limitato. Ecco perché il counseling in medicina generale non è un normale counseling ma un counseling strategico basato su un concetto molto pragmatico che in anglosassone sarebbe ‘’Work smarter not harder’’ ovvero lavora in modo più intelligente non di più.
Va anche sottolineato che l’ambulatorio del Medico di Medicina Generale rappresenta una dei setting più vantaggiosi per il counseling. Infatti, un aspetto fondamentale della medicina generale è il profondo e duraturo legame fiduciario tra medico e paziente. Il paziente trova nel suo medico una figura competente, che lo conosce e di cui si fida. La fiducia è reciproca ed è parte integrante del rapporto: un rapporto diretto, illimitato, unico, e soprattutto prolungato nel tempo. Questo è il meglio che si possa desiderare per creare un terreno fertile dal punto di vista comunicativo.
In un mondo dove qualsiasi informazione viene veicolata tramite la comunicazione (verbale e non verbale) è impensabile scegliere di fare il medico senza riflettere sulle opportunità che un buon counseling può fornire.
Possiamo affermare che la comunicazione sia un elemento centrale non solo nel nostro lavoro ma anche nella nostra vita. È dunque intuibile come decidere di non occuparsi di comunicazione sia una scelta poco razionale poiché, la comunicazione per come è integrata nella nostra esistenza si occuperà comunque di noi, indipendentemente dalla nostra volontà di tenerla a distanza.
BIBLIOGRAFIA
European Centre for Disease Prevention and Control
Counseling: dalla teoria all’applicazione, Annamaria Di Fabio. Giunti Editore. Anno Ed. 1999
Counseling e relazione di aiuto, Annamaria Di Fabio. Anno Ed. 2009
Riva, Nicola. I 4 colori della personalità (Italian Edition) . SPERLING & KUPFER Anno Ed. 2016