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Cari colleghi
eccoci alla seconda newsletter che vi accompagna nel progetto ANS.
Il progetto, con tutte le difficoltà che si sono presentate a causa della pandemia COVID, procede e si avvicina alla conclusione. Abbiamo dovuto apportare alcune modifiche, proprio per il diverso contesto in cui ci siamo trovati ad operare, ma questi cambiamenti non hanno limitato la nostra determinazione a formare i medici ad uno degli strumenti di appropriatezza diagnostica.
Questa determinazione è stata ulteriormente confermata dalla pubblicazione della nota 99 che ha certificato la competenza del Medico di Medicina Generale alla effettuazione dell’esame spirometrico.
Volendo fare il punto sulla situazione vi segnaliamo le principali criticità che i tutor valutatori hanno individuato nei tracciati che siete riusciti a caricare nonostante le criticità.
Criticità:
- la maggior parte dei tracciati non riportano la parte inspiratoria della curva. Si tratta di una componente essenziale per la valutazione dell’appropriatezza del tracciato in esame, inoltre la componente inspiratoria ci fornisce informazioni importanti sia sulla pervietà delle vie aeree superiori, sia su aspetti neuromuscolari correlati alla respirazione.
- Spesso non sono presenti i tre tracciati. La loro effettuazione è ritenuta assolutamente necessaria dalle Linee Guida redatte da ERS/ATS. la loro presenza e la loro sovrapponibilità garantisce la effettiva correttezza dell’effettuazione della manovra spirometrica.
- A fronte di un gran numero di tracciati accettabili sono stati caricati vi è un certo numero di tracciati con artefatti che rendono non accettabile la manovra e quindi non valutabile. È forse utile quindi riprendere qui di seguito quelle che sono le principali cause di artefatti che inficiano l’accettabilità dei tracciati. Ne faremo quindi un nuovo riepilogo presentando qualche immagine di commento.
PRINICPALI ARTEFATTI
SFORZO SUBMASSIMALE
Si verifica a causa di una manovra che non presenta una espirazione sufficientemente esplosiva e senza incertezze. È necessario istruire il paziente ad essere deciso e persistente nell’espirazione.
VOLUME DI ESTRAPOLAZIONE ECCESSIVO
È legato ad un ritardo nell’inizio dell’espirazione, spesso ad una incertezza o indecisione del paziente. Si tratta di seguire il paziente guidandolo a partire in modo sicuro e senza esitazioni.
INALAZIONE SUBMASSIMALE
Si verifica quando il paziente non inizia l’espirazione a livello di capacità polmonare totale. Spesso questo elemento viene visualizzato dal tracciato inspiratorio successivo all’espirazione che evidenzia una larghezza della curva superiore a quella dell’espirazione.
INTERRUZIONE PRECOCE/CHIUSURA DELLA GLOTTIDE
In questo caso il tracciato si interrompe bruscamente senza concludere armonicamente l’espirazione. Un tale vulnus altera la misurazione della Capacità Vitale (forzata o lenta) e di conseguenza anche sul rapporto FEV1/CVF inficiando sia una possibile diagnosi di restrizione che di ostruzione.
TOSSE ENTRO O OLTRE IL PRIMO SECONDO
Un colpo di tosse entro il primo secondo altera la valutazione sia del FEV1 che della CVF: in casi particolari un colpo di tosse nella fase terminale del tracciato può consentire di utilizzare quel tracciato per la sola valutazione del FEV1 e quindi solo nel monitoraggio di una patologia ostruttiva, non certo nella sua diagnosi che si basa sul rapporto FEV1/FVC.
Meno frequentemente nei tracciati si possono osservare artefatti legati a ostruzione parziale del boccaglio, a perdite di aria da un boccaglio non correttamente utilizzato, da inalazioni supplementari effettuate nel corso della manovra.
Sperando di avervi dato qualche ulteriore strumento per una migliore qualità professionale vi auguriamo una buona continuazione del percorso formativo che avete intrapreso.
Fonte immagini: elaborazione dr. Roberto Marasso e dr. Marzio Uberti
contributo non condizionate di: MENARINI