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A chi interessa trovare nuove indicazioni per farmaci che costano poco?

Chi meglio può riferire l'osservazione degli effetti di un farmaco nel post-post-marketing?

I pazienti !!!

Certo non ci si può basare sull’esperienza del singolo paziente che ci dice "Dottoressa, sa che questo farmaco mi ha fatto bene anche rispetto all'altro problema?!"

..e tuttavia tante esperienze simili pongono un forte quesito rispetto a una evidenza da indagare.

Questo interessante articolo ci mostra come l'aggregazione efficiente dei dati, presi da una piattaforma di ricerca on-line incentrata sul paziente, possa creare conoscenza. Tanto più preziosa se pensiamo che è una conoscenza che fa luce su lande abbandonate dalla ricerca accademica e della grande industria.

E ciò che si scopre è curioso: l'uso dell'amitriptilina va ben oltre le indicazioni terapeutiche approvate, (ovvero depressione, cefalee e dolore neuropatico dell'adulto), ma viene allegramente usata dai pazienti anche per insonnia, dolori muscolari, labilità emotiva, rigidità/spasticità e sindrome delle gambe senza riposo...

Addirittura il 40% dei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica, approfittano di un effetto collaterale del farmaco (bocca secca) per trattare il sintomo della scialorrea che li affligge.

Queste segnalazioni dei pazienti si rivelano essere una preziosa fonte di esperienza su usi secondari dei farmaci e potenzialmente identificano ipotesi d'uso terapeutico da studiare in modo sistematico così da ottenere prove di efficacia tradizionali.

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  http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3221356/?report=reader