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speciale "decreto appropriatezza"
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AdnKronos Salute
Roma - Un no, forte, ai limiti alle prescrizioni. E' il messaggio del Sindacato dei medici italiani (Smi) alla vigilia dell'approvazione del decreto del ministero della Salute sulle 'condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale', in attuazione del dl enti locali. "Ad essere inappropriati - dice Pina Onotri, segretario generale Smi - sono quelli che hanno dato il via libera a una legge ingiusta che taglia servizi e prestazioni ai cittadini, con la scusa dell'appropriatezza. Ora stanno approntando un decreto che scarica sui medici responsabilità improprie e sanzioni economiche inaccettabili. Oltretutto, senza neppure consultare chi lavora in prima linea, a contatto con i cittadini".
"Chiediamo al ministro Lorenzin - continua la segretario Smi - di incontrare urgentemente i sindacati rappresentativi della categoria per evitare che si emani un decreto che produrrà solo confusione e aumenterà il contenzioso amministrativo e giudiziario nonché la sfiducia nei confronti dei medici e del Ssn".
Per lo Smi, "i cosiddetti 'provvedimenti contro l'inappropriatezza' sono ormai causa di gravi problemi per il normale svolgimento del lavoro dei camici banchi, come sta avvenendo, da mesi, a Catania, dove oltre 900 medici di famiglia sono sotto 'inchiesta' amministrativa per la prescrizione di farmaci contro l'osteoporosi". Anche su questa questione lo Smi ha inviato una lettera al ministro Lorenzin.