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Fonte Ansa
L'Enpam affronta con tranquillità la prima verifica triennale del piano di sostenibilità a 50 anni dei conti (prevista dal decreto legge 201/2011). “Abbiamo la contezza di usare prudenza - spiega il presidente Alberto Oliveti partecipando al Forum dell'ANSA - I dati nell'immediato non sono brutti, infatti ci permettono di sostenere la generazione che verrà, che ha bisogno di esser sostenuta”. Anche grazie al meccanismo delle voci 'extra-gettito' (fondi accantonati a rischio perdite), portate a bilancio derivanti dai rischi calcolati ma non verificatesi, “nell'ultimo bilancio consuntivo l'Enpam ha una riserva legale pari a 12 volte il volume pagato. Ciò significa - evidenzia Oliveti - in termini grossolani, che oltre ai 50 anni di sostenibilità, ne abbiamo altri 12». Tuttavia il presidente della cassa pensionistica che conta quasi 355mila iscritti attivi a fine 2013, si dice “preoccupato per la sofferenza della categoria”. Il blocco dei rinnovi contrattuali e delle convenzioni è un problema oggettivo. Per questo abbiano ampliato i servizi di welfare per la categoria, abbiamo lanciato il progetto Quadrifoglio che ha tra i suoi obiettivi quello di sostenere il credito, favorire i mutui ipotecari e le coperture assicurative per la categoria. Dal punto di vista del reddito, “nel sistema della comparazione i medici italiani sono i peggio pagati in Europa, sul piano delle retribuzioni meriterebbero di più, anche se - afferma Oliveti dal suo osservatorio - gli introiti mediamente non stanno calando, anche il tasso di sostituzione tra pensionati e professionisti attivi è in positivo, anche perché - prosegue - la professione medica continua ad attrarre i giovani. Dal punto di vista lavorativo i neolaureati italiani sono molto richiesti fuori dai confini nazionali, in ragione di un bagaglio teorico di altissimo livello”.
Redditività dell'investimento finanziario e al contempo sviluppo dell'occupazione, con particolare attenzione all'ingresso dei giovani medici, sono gli obiettivi perseguiti dall'Enpam.
“Di volta in volta veniamo chiamati a sostenere il sistema Italia, ma lo facciamo da 20 anni” aggiunge Oliveti indicando tra i settori che la Cassa più numerosa tra gli enti pensionistici privati (355mila iscritti a fine 2013), intende privilegiare, vi è la ricerca sanitaria, “campo in cui l'Italia è ancora molto indietro nonostante conti il 10% dei brevetti sui farmaci”. Le nuove frontiere della medicina sono molteplici e il presidente Enpam è convinto dei risultati finanziari in prospettiva: “Ma il fatto di creare posti di lavoro per i giovani professionisti sarebbe già motivo di soddisfazione”, puntualizza stigmatizzando la fuga dei cervelli all'estero.