news
.
«Che sia nazionale o regionale, non c'entra nulla, il problema delle difficoltà a trovare posti per una prestazione nella sanità pubblica o convenzionata è reale». Lo ha detto Daniele Ponti, segretario provinciale della Fimmg di Varese, secondo quanto riporta il quotidiano “La Prealpina”.
«Io lavoro in coscienza e credo che anche gli altri medici lo facciano. Se riteniamo che sia importante fare verifiche ulteriori per un nostro paziente, prepariamo una impegnativa. Se i tempi previsti dalla legge non possono essere rispettati, come avviene, è troppo facile ipotizzare che vi sia semplicemente un abuso di richieste di esami», ha aggiunto Ponti, che ha ricordato: «Soltanto la scorsa settimana, due pazienti mi hanno segnalato che la Tac richiesta con urgenza di 3 giorni, richiesta dal medico ospedaliero, sarebbe stata fissata a tre mesi e che per un tipo di risonanza da evadere entro 10 giorni, una volta scesi dallo specialista ospedaliero al Cup, l’unica possibilità era di attendere ben 4 mesi. Situazioni del genere si verificano sempre più di frequente. Spesso per cercare di accorciare i tempi, i pazienti mi raccontano di scegliere altre strade».