Per il passaggio della campagna vaccinale negli studi dei MMG semplificare le piattaforme e il sistema di domanda
«Per passare dalla campagna vaccinale negli hub alla somministrazione negli studi dei medici di famiglia e dei pediatri bisogna assolutamente semplificare le piattaforme e il sistema di domanda. Oltre che ridurre i tempi di burocrazia informatica». A chiederlo è il segretario nazionale della Federazione nazionale dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti. Che spiega: «Le piattaforme regionali si basano su un sistema complesso che non coopera. Noi medici abbiamo già dato al ministro Speranza e al Commissario Figliuolo tutta la nostra disponibilità. Ma è chiaro che il singolo professionista che impiega un minuto per una inoculazione non può poi perdere un'intera ora per caricare sulla piattaforma tutti i dati dell'avvenuta vaccinazione». Non solo, «per procedere nella campagna vaccinale è fondamentale per noi medici avere la certezza numerica e temporale delle dosi che vengono consegnate perchè è l'unico modo che consente di organizzare le sedute vaccinali. Insomma, dobbiamo essere messi nelle condizioni di programmare le somministrazioni». Scotti aggiunge poi che attualmente i medici sono al lavoro con il Ministero della Salute e la struttura Commissariale per cooperare con le piattaforme di Poste, anche in vista delle vaccinazioni di settembre. «Serve la cooperazione applicativa - chiarisce Scotti - un sistema che legga il contenuto delle piattaforme regionali e fornisca al medico l'elenco di chi deve essere vaccinato». In questi giorni - riferisce infine il segretario Fimmg - «la struttura commissariale sta facendo valutazioni sui costi degli hub attualmente operativi a fronte del servizio vaccinale presso i medici».
Fonte Ansa