Protezione del vaccino può durare 6-8 mesi
La risposta immunitaria al vaccino anti-Covid non é uguale per tutti, ma varia da persona a persona e al momento si stima che possa durare dai 6 agli 8 mesi: a spiegarlo é la Federazione degli ordini dei medici (Fnomceo) nella sezione 'Dottoremaeveroche'. Su cosa succeda all'organismo dopo la vaccinazione, la Fnomceo precisa che dopo la prima dose «si osserva generalmente una buona risposta immunitaria che si attiva entro circa due settimane», e con la seconda cresce in un periodo di tempo più breve rispetto alla prima. Se la risposta immunitaria al vaccino sia uguale per tutti, la risposta é probabilmente no. Chi ha un tumore, malattie infiammatorie, del rene o del fegato, o sta subendo un trapianto di staminali, secondo i dati disponibili, «potrebbe non ottenere una protezione ottimale da alcuni vaccini». A tal fine l'Imperial College valuterà l'efficacia dei vaccini anti-Covid utilizzati nel Regno Unito nel 2021 su 5.000 pazienti vulnerabili. A parte le persone più fragili, la risposta immunitaria può comunque essere diversa da individuo a individuo. Secondo Chunhuei Chi, direttore del Center for Global Health dell'Oregon State University, «le persone con una risposta immunitaria più forte a un vaccino produrranno più anticorpi e linfociti T, e quindi avranno un'immunità più forte. Ma non ci sono prove per dimostrare che una risposta immunitaria più forte aumenti la durata dell'immunità». Non sembra invece che l'entità dei disturbi provati dopo il vaccino sia indice di una maggiore risposta immunitaria. Si tratta di una risposta simile a quella che si prova quando si combatte una vera infezione. Attualmente si ritiene che la protezione dei vaccini duri almeno 6-8 mesi, ma se l'immunità da SarsCoV2 finisse per essere simile a quella da altri coronavirus stagionali, come il raffreddore, è anche possibile che i vaccini proteggano fino a 1-2 anni. Circa le varianti, gli studi suggeriscono che il vaccino Pfizer funzioni contro alcune mutazioni di quella inglese e sudafricana. Astrazeneca sta aggiornando il suo vaccino per renderlo efficace anche contro di loro, mentre Moderna deve sperimentare una versione modificata contro quella sudafricana.