Storie di medici al tempo del Covid
C’è la testimonianza drammatica di Gaetano Beatrice, Resp. Unità Operativa Semplice Broncologia ed Endoscopia Toracica dell’Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento: “Pensavo di chiedere scusa”, scusa di non aver fatto abbastanza. Testo che è stata scelto dalla Fnomceo per essere letto da Enrico Lo Verso, alla presenza dei Presidenti di Senato e Camera e del Ministro della Salute Roberto Speranza, il 20 febbraio scorso, in occasione della prima Giornata nazionale del Personale sanitario. C’è la voce di Sara, chirurga in reparto Covid, che, bardata con i Dispositivi individuali di protezione, non perde la sua visione ironica: immagina, ogni giorno, di vestirsi da supereroe. Ma lei ha una passione per Batman, e pensa non sia il caso di scegliere un costume da pipistrello, vista l’origine del virus: “mi sembrerebbe un conflitto di interessi”, riflette. C’è la paura di Giuseppe, che passa da medico a paziente; e quella di Antonia, che, tornata dalla Valle D’Aosta in Sicilia, non abbraccia la madre che pure non vede da mesi. C’è il dramma etico di dire una bugia a fin di bene, per non togliere anche la speranza, raccontato da Stefania, medico di medicina d’urgenza. E c’è proprio la speranza, quella vera, data dal vaccino, come conclude Giovanni, chirurgo. Sono 28, raccolte lungo tutta l’Italia e da parte delle diverse sfaccettature della professione, le “Storie di medici al tempo del Covid” che compongono il libro “Giuro di non dimenticare”, realizzato dal Sindacato Cimo. Il volume è disponibile in diversi formati (cartaceo, kindle, e-book): il ricavato della sua vendita sarà devoluto alla Fondazione Onaosi per opere di assistenza dedicate agli orfani di medici deceduti per il covid. Trovate QUI tutti i dettagli.