Fonte Corriere Adriatico
Un algoritmo che individua una priorità di soggetti da vaccinare, sulla base di alcuni parametri: per esempio, comorbidità, presenza di altre patologie, condizioni di fragilità, persone anziane che vivono da sole, politerapie.
Tra i trenta elementi che concorreranno a stabilire la precedenza, ci sono anche l'età e l'essere affetti da diabete, uno dei fattori considerati più a rischio in caso di contagio da Covid.
Una metodologia che, così descritta, appare imparziale e oggettiva, ma ci sono almeno due postille che vanno tenute in considerazione.
Innanzitutto, la fornitura dei vaccini: se tagli e ritardi continueranno a pesare sulle consegne, diventa difficile pianificare una campagna che, nella fase 2, riguarderà circa il 30% della popolazione.
Secondo: l'assenza di un panorama organizzativo preciso.
I criteri che concorrono a definire la priorità li abbiamo decisi abbastanza autonomamente come medici, ma non è detto che resteranno quelli osserva Massimo Magi, segretario regionale di FIMMG Marche.
Se la struttura commissariale per l'emergenza Covid cambierà all'ultimo minuto i parametri, definendone altri rispetto a quelli da noi individuati, l'algoritmo andrà modificato.