Liberare brevetti per uso universale
Liberare i brevetti dei vaccini anti-Covid, per la durata dell’emergenza, per garantirne uno sfruttamento diffuso e universale. E battere così sul tempo il virus, che, diffondendosi nella popolazione, tende a mutare, col rischio di sviluppare resistenze. A chiederlo è la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, per voce del suo Presidente, Filippo Anelli. Che si associa agli appelli già lanciati da singoli scienziati e da organizzazioni come Medici Senza Frontiere e le associazioni italiane ed europee dei Medici Cattolici. “I brevetti sui vaccini, che, tutelando il giusto diritto alla proprietà intellettuale, costituiscono un volano per ricerca e innovazione, determinano tuttavia dei limiti nell’accesso alle cure – afferma Anelli -. In questo caso, l’emergenza è tale per cui l’accesso alla vaccinazione del maggior numero possibile di persone non risponde solo ai principi etici di universalità, equità e uguaglianza ma anche a una precisa strategia di prevenzione. Dobbiamo, infatti, essere più veloci del virus, e vaccinare gran parte della popolazione mondiale prima che l’agente patogeno, mutando, diventi resistente”. Come fare, nella pratica? Anelli pensa alla via della “licenza obbligatoria”.
Fonte Agi