Scotti: oltre 35mila medici di medicina generale pronti a vaccinare
Via libera al protocollo d'intesa nazionale tra medici di famiglia, governo e Regioni che definisce la partecipazione dei medici di medicina generale alla campagna vaccinale anti-Covid.
«Vi è l'impegno del Governo ad adottare uno o più provvedimenti di urgenza per lo stanziamento delle risorse necessarie alla copertura degli oneri derivanti dall'esecuzione della vaccinazione quantificati sulla base del trattamento economico riconosciuto dal vigente Accordo collettivo nazionale» prevede il Protocollo d'intesa tra il governo, le regioni e le province autonome e le organizzazioni sindacali della medicina generale. «L'assegnazione ai medici di medicina generale delle vaccinazioni anti Covid-19 - si legge nell'intesa - rende necessario un finanziamento aggiuntivo ad integrazione del fondo sanitario nazionale. Il finanziamento sarà progressivamente definito sulla base dell'andamento della campagna vaccinale e degli obiettivi e dei target assegnati ai medici». Per quanto riguarda dunque le tariffe che saranno corrisposte ai medici di famiglia, a carico del Servizio sanitario, per ciascuna vaccinazione effettuata, queste, ha sottolineato Silvestro Scotti, «saranno definite a livello regionale». I medici sono quindi «pronti - conclude Scotti - e la maggioranza è stata vaccinata, come previsto nella fase 1. Al momento, circa l'85% ha ricevuto anche la seconda dose».
«Stimiamo che almeno 35mila medici di famiglia in tutta Italia sarebbero pronti ad effettuare le vaccinazioni anti-Covid nei propri studi partendo da subito: ciò, ovviamente, avendo a disposizione le dosi e sulla base di accordi regionali già presenti o che verranno a breve definiti» ha aggiunto Scotti all'Ansa.
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