.
Preoccupato, Roberto Battiston, fisico dell'Università di Trento: «Il clima gioca a nostro favore e i vaccini riducono i casi gravi - dice -, le mascherine però si usano sempre meno, nonostante la variante contagiosissima BA.5 del Covid. In queste condizioni non vedo cosa possa limitare la diffusione del virus, con numeri che potrebbero anche peggiorare...».
Il professore ha appena letto l'ultimo monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute sulla pandemia. I dati sono allarmanti: l'indice di trasmissibilità Rt medio nell'ultima settimana è pari a 1,07, ha superato dunque la fatidica soglia epidemica di 1. Vuol dire che il virus ha ripreso a circolare: l'incidenza dei nuovi casi, 504 ogni 100 mila abitanti, è cresciuta in una settimana del 62%.
La variante corre in 8 regioni, con la Sardegna in testa (680,7 casi su 100 mila abitanti), ma sono a rischio alto anche Abruzzo (533,1 casi), Emilia-Romagna (512), Friuli-Venezia Giulia (552,4), Lazio (672,7), Sicilia (563,2), Umbria (560,9) e Veneto (623). Sicilia e Umbria hanno superato pure la soglia di allerta (15%) per l'occupazione di posti letto Covid. L'occupazione delle terapie intensive a livello nazionale ora è al 2,2% contro l'1,9% di una settimana fa (i ricoverati sono 225).
E sale anche il tasso nelle aree mediche: 7,9% contro il 6,7% di 7 giorni fa (oggi sono 5.205 i letti Covid occupati). E se pure ieri i nuovi contagi sono stati 55.829 (quindi meno dei 56.166 di giovedì) e le vittime 51 (rispetto alle 75 del giorno prima), il tasso di positività dei tamponi è salito al 23,4% rispetto a 24 ore prima (22,6% ). Liberi tutti? Si fa per dire.
E con inquietante tempismo, rispetto all'evoluzione della situazione epidemiologica, la notte scorsa sono tornati i No Vax. Scritte con la vernice rossa («Vaccino di Stato sterminio legalizzato», «Vaxate i bambini, siete mostri e assassini») sono comparse sui muri esterni dell'ospedale romano Spallanzani, culla degli studi sul Covid. Solidarietà ai medici dal ministro della Salute, Roberto Speranza («La campagna vaccinale nel mondo ha salvato milioni di persone») e dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti («Chi fa queste cose è uno sconfitto»).
Fonte: CORRIERE DELLA SERA