Pesano differenze tra regioni e burocrazia ma la curva prescrittiva dei MMG è in ascesa, di Walter Marrocco
Terapie Covid a casa: rispetto al '21 abbiamo gli antivirali, pesano differenze tra regioni e burocrazia ma la curva prescrittiva dei medici di famiglia è in significativa ascesa, di Walter Marrocco
All’inizio, la cura a domicilio per il coronavirus sintomatico era tachipirina e vigile attesa: l’alternativa, l’ospedale. Poi, nel 2021, sono arrivati gli anticorpi monoclonali, con risultati alterni, dovuti allo sviluppo delle numerose varianti del Virus.
Successivamente è stata la volta degli antivirali, tra cui il Paxlovid, a disposizione anche della Medicina Generale, da somministrare, a domicilio, in soggetti adulti, non in ossigenoterapia, in condizioni non gravi, massimo entro 5-7 giorni dall’esordio dei sintomi, in presenza di patologie concomitanti, tra cui bpco, diabete non compensato, tumori, malattie oncoematologiche, obesità, ed altre.
Il Paxlovid è un farmaco già “sorvegliato” con triangolo nero per le importanti interazioni con altre terapie, tra cui ricordiamo: antiaritmici, analgesici, antitumorali, antislipidemici, anticonvulsivanti, sedativi, ma anche prodotti erboristici.
Rispetto a un anno fa, il nostro armamentario terapeutico è quindi sicuramente migliorato, e l’approccio alla pandemia da Covid-19, che si sta endemizzando, così come sempre ipotizzato, diventa pienamente domiciliare.
Noi dobbiamo però usare le nostre armi in modo mirato e non “sparando” a caso come se usassimo una mitragliatrice; è questo ciò che sta cercando di fare il Medico di Famiglia, anche con gli Antivirali orali, basandosi su un riscontro precoce e certo della positività del paziente e sulla sua valutazione clinica. Per fare tutto questo è ancora una volta necessario che il Medico di Famiglia non venga sovraccaricato di altra burocrazia, anche perché, secondo dati rilevati recentemente da FIMMG Lazio, il suo carico di lavoro, in questi due anni, è cresciuto del 300%.
Alcune considerazioni sull’andamento prescrittivo, interpretando gli appositi Report pubblicati periodicamente dall’AIFA, l’ultimo, il n. 13 del 24 giugno.
Nel valutare l’andamento prescrittivo, va sempre tenuto presente la progressione della curva del contagio che, nelle ultime settimane, appare in risalita. Andando poi a studiare l’andamento prescrittivo del Paxlovid, antivirale orale a disposizione sia dei Centri Regionali che della MG, vediamo come la Medicina Generale si stia fortemente impegnando nella prescrizione, con un trend fortemente in ascesa, si che nell’ultimo Report dell’AIFA (n.13 del 24 giugno 2022) le prescrizioni di Paxlovid sono addirittura aumentate dell’81,99% rispetto al report di circa 20 giorni fa, superando nettamente la prescrizione dei Centri di riferimento regionali, che comunque si stanno molto più orientando verso la prescrizione del Molnupiravir. (Vedi Tabella).
Tutto questo nonostante, il MMG debba affrontare nuove modalità prescrittive , da cui è sempre stato escluso, facciamo riferimento alla compilazione di un apposito Piano Terapeutico, reperibile nel SistemaTS, e le numerose precauzioni prescrittive a fini di appropriatezza e sicurezza d’uso dovute alla valutazione non solo delle indicazioni, ma anche delle precauzioni in caso di alcune condizioni patologiche, come l’insufficienza renale e lo stato di compromissione epatica, e alle numerose interazioni con tanti farmaci, spesso presenti nei pazienti cronici che afferiscono ai nostri studi.
Fonte: AIFA