Razionale
razionale
Il contesto attuale di approccio all’uso del Farmaco risente fortemente di una carenza di informazioni strutturate e dati che vengano dalla Medicina Generale. In particolare i profili di efficacia, sicurezza, utilità necessari per definire la “place in therapy” dei nuovi farmaci, le migliori modalità prescrittive ed erogative in funzione anche della convenienza e sostenibilità economica ed equità di accesso alle cure, poggiano su informazioni derivanti da setting di sperimentazione diversi dalla Medicina Generale.
È noto a tutti infatti come il paziente afferente alla medicina territoriale abbia caratteristiche cliniche e di trattamento molto diverse da quelle dei pazienti selezionati negli studi clinici condotti nelle strutture sanitarie.
Le comorbidità infatti e la presenza di terapie concomitanti sono caratteristiche comuni nei pazienti osservati dal MMG, mentre gli studi condotti nelle fasi pre-registrative, consentono, tramite l’individuazione di criteri di inclusione/esclusione, particolarmente analitici, di selezionare una popolazione spesso molto diversa da quella del “mondo reale”.
Tali criticità hanno contemporaneamente ricadute sia a livello nazionale che europeo, rischiando di non rispondere al bisogno terapeutico dei pazienti e al quesito clinico che il MMG si trova a fronteggiare quotidianamente, oltre a limitare in modo sensibile, la sostenibilità economica del nostro SSN e SSR.