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Cresce fiducia italiani, per quasi 60% più rischioso non vaccinarsi
Cresce la fiducia degli italiani nelle vaccinazioni insieme alla propensione alla prevenzione 'grazie' al Covid. Prevalgono screening e controlli in assenza di sintomi (59,9%) e il mantenimento di uno stile di vita sano, con il controllo dell''alimentazione e l''impegno in una attività fisica (51,1%). In aumento - rispetto alla rilevazione del 2014 - la quota di chi esprime piena fiducia nei confronti della vaccinazione (43% rispetto al 22%), soprattutto cresce nel tempo quella che dichiara di fidarsi delle vaccinazioni garantite dal Ssn (dal 30,7% al 50,6% dei genitori). Non solo: quasi il 60% (59,6%) delle persone pensa che sia più rischioso non vaccinarsi rischiando di ammalarsi. È quanto emerge dall''indagine del Censis 'I nuovi tratti della vaccinazione in Italia'.
Il 36,9% del campione afferma di ricorrere alla vaccinazione, ed è una quota decisamente in crescita rispetto alla precedente indagine sul tema (2014), in cui la percentuale si fermava al 16,9%. È evidente l''influsso della esperienza di adesione di massa alla vaccinazione per il superamento del Covid. Il fatto che il 54,6% delle persone si sono dichiarate disponibili a fare una dose in più se in questo modo aumenta la copertura e l''efficacia è una dimostrazione della fiducia nei confronti della vaccinazione, testimoniato anche dal fatto che i non favorevoli sono, in media, solo il 22,3%.
La conoscenza delle vaccinazioni appare collegata all''esperienza diretta e all''adesione ad esse. Si tratta di una conoscenza diffusa - in quanto il 71,5% degli intervistati si ritiene molto (7,5%) o abbastanza informato (64%) -, che raggiunge il picco con la vaccinazione anti-Covid, conosciuta dalla quasi totalità della popolazione (98,7%). Decisamente più basse le percentuali di chi ha effettuato delle vaccinazioni negli ultimi 3 anni: se si esclude la vaccinazione anti Covid (84,8%) e quella antinfluenzale (50%), il ricorso ad esse non è ampio, anche nel caso di categorie che potrebbero essere più a rischio come i cronici. Diversa è la situazione con riferimento alle scelte effettuate dai genitori rispetto alle vaccinazioni dei figli, che rimane caratterizzata da un ricorso ad esse molto ampio: la stragrande maggioranza ha sottoposto a vaccinazione i propri figli (97%). Molto più ridotto è il ricorso alla vaccinazione in gravidanza: tra le donne intervistate solo il 36,7% ha effettuato almeno una vaccinazione e la quota diventa maggioritaria solo per le donne che hanno figli da 0 a 5 anni.
Fonte Adnkronos